giovedì 28 ottobre 2010

Report settimo incontro

Il settimo incontro è arrivato finalmente! Hanno partecipato Sbrillo (che c'ha messo la casa e noi per questo lo adoriamo), Chicca e Luigi nella veste di playtester, Gianluca autore di Brivido e di qualche altro prototipo che abbiamo solo guardato, Michele autore del prototipo Salamanca e Max autore del prototipo Sorridi.
La serata mi è sembrata un successo, ma purtroppo non ho nessuna foto. Provvederò la prossima volta.

Impressioni di Max
Per fortuna è arrivato sto benedetto settimo incontro, non vedo l'ora di potere fare l'ottavo! Per la precisione un ottavo incontro s'è fatto ieri sera un po' in sordina perché non lo organizzavo io, e io non ho potuto nemmeno partecipare, quindi aspettiamo un report da leggere tra queste pagine. Andiamo ai giochi.
Sorridi. un mio gioco di cui ho tentato il blind test. Mi sono accaparrato le giovani menti di Gianluca, Chicca e Luigi e le ho sottoposte a questo strazio. Il test sul regolamento è andato male, dopo 40 minuti senza alcun mio intervento, loro ancora non sapevano come giocare, quindi sono intervenuto bollando come "pessimo" il regolamento. Il gioco vero e proprio mi sembra abbia fatto una buona impressione, la voglia di continuare la partita nonostante alcuni buchi che hanno trovato è stato un ottimo segnale. La discussione che è seguita per sistemare i problemi è stata illuminante, spero che dia presto i suoi frutti.
Brivido, Gianluca ad una meccanica memory, semplice e rodata, ha unito un dodecaedro al posto di un tabellone e una meccanica innovativa di movimento. Durante la partita abbiamo eliminato alcuni "fronzoli" che l'appesantivano inutilmente e dopo la partita abbiamo discusso sui costi di un gioco simile. La mia impressione è che il gioco sia buono, un po' troppo astratto per via del concetto di casa/dodecaedro che è poco "afferrabile" per i più giovani, ma per l'ambientazione e per via della meccanica memory potrebbe ugualmente piacere ad un pubblico giovane. Incrocio le dita per il suo viaggetto a Lucca dove spero avrà la possibilità di farlo vedere a qualche editore.
Salamanca, io, Sbrillo e Michele abbiamo provato questo gioco, però abbiamo riscontrato un problema immediatamente e di un altro problema mi sono accorto solo dopo. Il primo è stato l'impatto con il tabellone: troppe parole scritte sopra, nessun simbolo e (quasi)nessuna codifica colore/semantica per aiutare il giocatore a regolarsi, ne è seguito che ogni turno è diventata una lettura intensiva per scoprire quali fossero le possibilità a disposizione. Un prototipo così difficile da leggere (nel vero e proprio senso della parola) ci ha distratti molto. L'altro problema è che Michele non si è imposto e alla prima distrazione sia io che Sbrillo partivamo a proporre modifiche ad un gioco che in realtà abbiamo visto poco. La prossima volta sgridaci e riportaci al TUO gioco!!
Per me la serata è stata un successo: 3 giochi provati e per tutti spunti per migliorarli. I problemi che son saltati fuori su alcuni giochi sono nella natura del playtest, altrimenti sarebbero stati già pubblicati!
Adesso la parola agli altri

Impressioni di Gianluca
La serata è una manna dal cielo per chi idea e progetta giochi, ESSENZIALE senza ombra di dubbio non solo per vedere se quello che si ha pensato va bene, ma anche e sopratutto per vedere cosa va male e come può essere migliorato! Sfortunatamente il tempo è quello che è e non si ha avuto modo di visionare tutti i giochi, ma forse già con 3 non è male! Certo un'idea di fondo si deve pure avere, capire apparte l'ambientazione anche quali dinamiche deve prendere il gioco per intrattenere e conseguentemente quali condizioni prendere per portare alla vittoria.
I giochi che ho visto ieri sono solo Sorridi e Brivido dato che Salamanca non l'ho nemmeno assistito e non so nulla se non che parla di studi (ho orecchiato questo);
Su Sorridi lo trovo un gioco divertente per famiglie (quindi un gioco molto leggero) che va migliorato per il primo fotografo; Sto pensando una regola alla munchkin in questo sistema; se si mette un timer dallo scatto (quindi ad esempio il fotografo dice 3,2,1 flash, oppure 3,2,1 non scatto la foto) gli altri giocatori si sistemano in quella determinata situazione e in caso di posizione ambigua la spunta il primo fotografo.
Del mio farò come suggerisci su IDG lo porterò al prossimo mercoludì e spero che qualcuno di quelli che lo hanno già provato lo rivoglia provare dopodichè farà un viaggetto a Lucca per incontrare qualche editore :D

Impressioni di Luigi
Dunque, per quanto riguarda Brivido, si tratta di un'idea originale (che decollerebbe con l'opzione alcol :D). L'unica cosa che non va, secondo me, è proprio l'ambientazione: già come hai detto tu è astratto, poi se aggiungi ad un gioco di memoria cose come "emofobia", "claustrofobia", ecc. la cosa diventa un po' pesante...
In realtà io non amo i giochi di memoria, in quanto non ne sono molto provvisto :D per cui difficilmente comprerei un gioco del genere, ma questo è un giudizio assolutamente soggettivo. Se invece il gioco va preso non come un memory, ma come un giochino leggero senza doverci ragionare (farlo cioè un po' a cavolo e a fortuna) la cosa può davvero funzionare. Magari lo si fa diventare più simile ad un party game, con punizioni ecc... senza dimenticare la variante vodka :D.
Per quanto riguarda il dodecaedro, lo trovo molto originale. Certo si deve limare qualcosa, come la stanza ecc... Mettere secondo me un tabellone, sì, migliorerebbe l'ambientazione è vero, divenendo un gioco meno astratto, ma così si perderebbe l'originalità e soprattutto diverrebbe un gioco non più molto "portatile", in quanto un tabellone occupa spazio. Insomma ha i pro e i contro.
Sicuramente Gianluca poteva fare meglio in fase prototipo. Ad esempio, un dado normale in cui ad ogni numero corrisponde un'azione tipo "fantasma", "calma", ecc. sarebbe stato più funzionale, dato che alcune facce del dado non sono mai uscite. In più era troppo grande. Invece, nel dodecaedro si poteva mettere, al posto dei simboli, direttamente i numeri (parlo sempre della fase prototipo) dato che tutti noi abbiamo fatto fatica a ricordare numeri e simboli e soprattutto io dovevo sempre guardare la legenda per sapere il numero corrispondente. Per non parlare poi dei segnapunti che potevano essere sostituiti da altri dadi o qualcosa con una lancetta... A parte questo, comunque, il gioco è promosso.
Per quanto riguarda Sorridi, secondo me è un'idea buona. La fotografia come scenario non mi pare di averla mai sentita e applicare come "obiettivo" (:D:D:D) una vera e propria posa attira. Reputo Sorridi un gioco sì leggero, ma anche con una certa profondità. Ovviamente, come ti avevo già accennato quella sera,
tutto questo si perde con il discorso tempo e carte flash rimaste in mano...
Come dici tu un po' di fortuna ci vuole, ma così diventerebbe solo fortuna, un terno al lotto, e a mio parere non va. Io ODIO i giochi di sedere (Chicago Gangster mi fa cagare ad esempio :D) e reputo che, il tuo "bambino", si possa limare in maniera da non farlo divenire tale.
In effetti l'aggiunta clessidra, più che il punteggio, sarebbe da provare. Un tempo limitato, insomma, per cui non solo i cervellotici o gli ipermnemonici sarebbero avvantaggiati, ma un po' tutti, soprattutto dato il target (famiglie) a cui è rivolto il gioco: insomma non credo che ci siano così tanti bambini prodigio :D:D:D.
Il prodotto coadiuvato da una grafica accattivante e simpatica, che in un gioco del genere ci sta, potrebbe davvero essere competitivo con altri giochi del genere. Basti pensare al già citato chiCago Gangster: il tuo è sicuramente un gioco migliore!
Anche la modifica dei doppi simboli è da fare secondo me.
Oppure potresti fare una variante in cui tutti ogni turno e simultaneamente decidono di scattare una foto per poter raggiungere il proprio obiettivo, ma solo il fotografo con una carta evento da utilizzare in ogni caso... ma forse sballa un po' troppo l'idea.
Per quanto riguarda il prototipo, il regolamento è da cambiare, aggiungendo esempi, al posto delle lettere potresti mettere poi il simbolo di un bicchiere o di una torta per renderlo più immediato, ma, soprattutto, non ho apprezzato che ci fossero poche carte per giocare. D'accordo che con poche si becca subito il difetto
(anche se non è sempre detto), ma se devi "giocare"... e poi lo devi provare tutto fino alla fine per notare la soddisfazione.
Spero di essere stato esauriente :D

Impressione di Sbrillo
Ieri sera ho pensato ad un gioco... mi è venuta in mente l'ambientazione e il titolo, ma il sonno mi ha preso prima che potessi ragionare su qualcos'altro.
Sorridi visto dall'esterno mi è sembrato molto simpatico, visto che ha grandi possibilità di miglioramento.
per Brivido avevo pensato che il dado grande invece di essere solo un dado grande potrebbe diventare pure il " contenitore"... il che credo abbasserebbe i costi di produzione, ma aumenterebbe di gran lunga la portabilità e l'estetica accattivante.
Salamanca mi piace, ma vorrei vedere e valutare successivamente alle modifiche di cui si è parlato.
Per il resto la serata è andata bene, tranne l'orario di chiusura... stamattina ci sono volute le bombe per riprendermi :)

Impressioni di Chicca
"Sorridi!" mi è piaciuto: l'ho trovato carino, l'idea di scattare le foto originale e leggero, insomma il classico gioco che ti fa passare un'oretta senza appesantirti... Effettivamente, l'unico difetto è quello del tempo. Sarei più propensa a mettere un tot di secondi (una clessidra) più che stravolgere il meccanismo dei punti che, secondo me, va bene così com'è... Sono d'accordo con il suggerimento che ti ha dato Paolo Mori per quanto riguarda togliere i simboli più piccoli nelle carte. Invece, dovresti rivedere quei punti del regolamento e renderli più chiari, specificando soprattutto i "movimenti" che possono fare i soggetti sul tavolo. Io, ad es, non avevo capito, e finkè non sei arrivato tu, ho inteso le file come qualcosa di rigido...Penso che fare degli esempi sia meglio. A questo punto, vorrei provarlo una prossima volta con il tempo e vedere come viene...Inoltre, ma qst già lo sai, devi aumentar il numero delle carte flash ( ci sono rimasta male che le 2 partite siano finite dopo 3 turni) e arricchire le carte evento creandone di nuove e magari facendo qualche "doppione". Poi ho pensato che si potrebe creare un altro tipo di carte ( o sempre carte evento) x contrastare ciò vuole fare il primo fotografo, ma verrbbe una cosa più complcata e il gioco perderebbe la sua semplicità e l'immediatezza...
Per quanto riguarda "Brivido", direi che l'impressione è positiva pure...ma c'è qualcosa che non mi convince, ma "questo qualcosa" non so bene cosa sia... La forma geometrica non è immediata ed ha poco che vedere con una casa incantata. Infatti, vorrei provare con un tabellone... Secondo me, se ci fosse, il giocatore sarebbe più coinvolto nell'atmosfera di brivido xkè magari avrebbe davanti una reale casa stregata... Non sono d'accordo nel cambiare l'ambientazione e le fobie, come qualcuno ha suggerito (mi pare dicendo gli animali) xkè la trovo plausibile... Ci rifletto un altro pò e in caso, ti faccio sapere ;)

Impressioni di Michele
rispondo cn qualke giorno d ritardo, in cui ho riflettuto tanto...
la serata è stata x me deludente, nel significato letterale del termine. cioè mi ha deluso e disilluso.
deluso xkè porto un gioco e nn si arriva a finirlo o almeno fare qualke turno ma c siamo fermati subito pensando a come cambiarlo e soffermandoci sulla forma e nn sulla sostanza. nn sulla meccanica e i contenuti.
disilluso xkè quel mezzo genio di Gianluca ke ha portato i 2 gioki già belli e fatti senza mai provarli ha dimostrato cosa vuol dire inventare e creare.
e qui sta la differenza: x me è un passatempo, x voi una passione.
quindi nn saprei se continuare a progettare o venire al dietro le quinte.
t farò sapere

Due righe devo dedicarle a Michele. Ed ho deciso di dedicargli più di 2 righe estratte dal numero 9 del magazine Informazione Ludica a Scatola Aperta che vi invito a leggere (ILSA9):
Quella dell’autore di giochi è attività tutt'altro che scontata e lo sanno bene tutti i giocatori con un gioco nel cassetto; diventare autore richiede infatti un talento che va oltre il semplice far di conto per creare un buon bilanciamento.
Quindi Michele, non ti abbattere e rileggendo i giudizi al tuo gioco sono certo che vedrai che noi ci vediamo una traccia che puoi seguire e non un vicolo cieco.

giovedì 7 ottobre 2010

Settimo incontro

Finalmente ci facciamo sentire di nuovo!
Saprete che c'è stata qualche difficoltà per la sede del MercoLudì e questo ha influenzato anche il gruppo del Dietro le quinte, ma ieri davanti ad una bibita al chiosco Sbrillo s'è offerto di metterci casa sua. Quindi avete capito bene!
Affilate i vostri prototipi che si riparte con i playtest giorno 14 ottobre 2010 alle ore 21:00!!
Purtroppo siamo a numero chiuso, non ci sono criteri particolari di inclusione o esclusione, ma semplicemente siamo in una casa privata e non possiamo essere troppi. Ma se hai voglia di partecipare dimmelo e faremo il possibile.
Quindi re-inauguriamo il gruppo e concediamoci il tempo di leggere le risposte che ho avuto la fortuna di ottenere dal disponibilissimo Michele Mura (autore di Lungarno e di Jerusalem) in questa mini-intervista.

Max: leggendo il tuo Lungarno ho notato che certe regole sono spiegate perfettamente in una o due frasi, poi subito dopo le rispieghi insinuando nella mente del lettore (almeno nella mia) il dubbio di avere perso qualche informazione o frainteso qualche regola. Secondo me rallenta inutilmente la lettura del regolamento e la comprensione del gioco stesso. Pensi siano necessarie queste ripetizioni?
Mura: Scrivere il regolamento di un gioco non è cosa semplice. Nel tempo, anche grazie ai vari feedback degli appassionati/giocatori/acquirenti, ci siamo accorti che il regolamento di Lungarno non è chiaro al 100% ed è per questo che abbiamo scritto delle FAQ per integrare e chiarire alcuni dubbi.
Come dicevano i romani "repetita juvant" e talvolta certe conferme (soprattutto delle regole più importanti) credo siano necessarie. Dall'altro canto, nel tuo caso e sicuramente anche per altri utenti, questo tipo di conferme sono invece foriere di dubbi... E' tutto molto soggettivo quindi e pertanto è davvero difficile scrivere un regolamento chiaro per tutti.
Al momento stiamo lavorando sulla correzione del regolamento di Jerusalem ed è un gran lavoro. Abbiamo fatto anche diversi blind-test cioè abbiamo dato il regolamento in pasto a neofiti che dovevano leggere e capire come si giocava senza il nostro intervento... Stiamo correggendo diversi errori di italiano (ortografia, lessico, ecc..) ma sono sicuro che qualche cosa scapperà ed il regoalmento non sarà mai chiaro al 100% per il 100% dei giocatori.

Max: Il regolamento è stato "rimaneggiato" dall'editore?
Mura: E' cosa normale che sul regolamento intervengano gli editori, a vari livelli. Una regola può essere eliminata perché inutile, una può essere integrata con alcune precisazioni e così via. Tutto questo rientra nel processo di sviluppo del gioco (dal prototipo al playtest fino alla produzione vera e propria). L'editore ha una visione diversa del mercato rispetto all'autore e quindi il suo apporto è molto importante. Tieni conto inoltre che Lungarno, ad esempio, è uscito in contemporanea in America, Olanda, Germania e naturalmente Italia e quindi è stata necessaria una collaborazione/sinergia tra tutti i vari partner.

Max: vuoi dire qualche cosa al gruppo di Giochi dietro le quinte?
Mura: Fare l'autore non è cosa semplice, ci vuole passione, umiltà e tanta pazienza. Talento e creatività possono essere coltivate ma da qualche cosa si deve partire... E poi avere fiducia nelle proprie possibilità è fondamentale! Cosa altro ci vuole? Giocare, giocare, giocare!!! Come uno scrittore legge tanti libri, un autore deve giocare tanti giochi!
Suggerisco gli appuntamenti di Piossasco e Berceto (IDG) che sono degli appuntamenti irrinunciabili. E anche Creatori Di Divertimento insieme a Terre Selvagge con Giochi con l'Autore hanno fatto un ottimo lavoro durante la scorsa Play e quindi pollice recto anche per loro.

Grazie ancora a Michele per le dritte, in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti e in bocca al lupo anche a tutti gli autori di Giochi dietro le quinte: si ricomincia!