martedì 23 febbraio 2010

Scheda di presentazione gioco

La scheda di presentazione del gioco potrebbe essere molto utile a noi inventori novelli, per mettere a fuoco la nostra creazione, in modo da chiarirci le idee sulla creatura che abbiamo davanti e per inquadrarla nei canoni tipici con cui vengono valutati i giochi dai giocatori.
Può venirci in aiuto nel momento di prendere delle decisioni proprio perché ci "costringe" a definire in anticipo quello che si vuole ottenere nel gioco.
Inoltre focalizza alcuni aspetti importanti come l'appartenenza ad alcune categorie o l'uso di certe meccaniche già consolidate in contrapposizione alle innovazioni introdotte nel gioco (se ce ne sono). Proprio porre l'accento sull'innovazione è una cosa importante: se il vostro obiettivo è la pubblicazione non potrete fare a meno di introdurre qualche novità che valga la spesa, altrimenti il pubblico preferirà i giochi vecchi e già consolidati, ma anche se non vi interessa la pubblicazione, riscrivere un gioco esistente non credo sia un passatempo interessante.
Inoltre quando si deve presentare il gioco ad altre persone è necessario schematizzare gli elementi che lo contraddistinguono, in modo da fornire in maniera organica, completa e distaccata un quadro generale sul gioco. Chi lo legge può capire il suo interesse nei confronti del gioco e può anche individuare immediatamente gli elementi deboli del gioco stesso concentrandosi su quelli durante i playtest.

Per questi motivi ho preparato la "scheda di presentazione del gioco"


se avete bisogno di Adobe Reader, scaricatelo.

La scheda contiene 2 pagine: la prima pagina è quella da compilare, la seconda pagina contiene solo un elenco di categorie, meccaniche, ambientazioni e materiali che ho estratto (e riordinato) da boardgamegeek e può essere utile come riferimento.
Stampate una copia della prima pagina per ogni prototipo che volete presentare e compilatela in tutte le sue parti prima di venire al quarto incontro (il 2 marzo).

ciao

domenica 21 febbraio 2010

Quarto incontro

Continuo a chiedere suggerimenti e ottengo sempre ottime risposte. Marco Valtriani (fondatore di creatori di divertimento) ci suggerisce il libro di Leo Colovini: "I giochi nel cassetto - guida teorica per aspiranti autori di giochi", e poi una pagina da "Il Manuale del Perf(id)etto Inventatore di Giochi" di Angiolillo.
A queste io aggiungo le "Interviste per Gioco" che sono state realizzate proprio da Marco dal team di CDD e che trovate sul loro portale, per adesso potete leggere quelle di Michele Mura, Bruno Cathala, Lorenzo Silva, Paolo Vallerga, Andrea Angiolino e Caterina Casapieri. Altre arriveranno.

Se l'inglese non vi spaventa sul blog di Michael Mindes (Home steaders e Terra prime) troverete alcuni articoli interessanti:
Do You Have Beer Goggles For Your Own Games?
How I Started Publishing Board Games – Learn How To Make Your Own Board Game
Reader Question: How Do I Get My Game Published?

Questo materiale basta per riempire una intera settimana. Infatti il prossimo incontro dietro le quinte sarà Martedì 2 marzo, ore 21:30 in via Ronchi 6 presso il club Mongibello. Se volete venire a trovarci.

venerdì 19 febbraio 2010

Report terzo incontro

Questa volta ho fatto qualche foto
A causa di qualche influenza l'incontro era in dubbio, qualche defezione dell'ultimo minuto hanno dato il colpo di grazia a questa serata.
Reduci e stoici eravamo io e Alberto.
Anche se l'affluenza non era degna di questo nome avevamo un piatto ricco.
Sul tavolo c'erano il mio "You are a toad" con un nuovo tabellone e le mele rosse disegnate da Rita e il prototipo di Alberto: "Fantozzi", potremmo dire che si tratta di un gestionale d'ufficio con tratti alla Munchkin che ricalca le comicità dei film di Paolo Villaggio.
Infine c'era anche il regolamento del mio "Fuga dalla Balena" da criticare e correggere.
Insomma s'è fatto tardi parlando, valutando e provando per quello che ci era possibile.

sabato 13 febbraio 2010

Terzo incontro

Appuntamento a Giovedì 18 febbraio per il terzo incontro dietro le quinte, saremo pochi, ma potrebbe non essere un male.

Non è un segreto che tra noi non ci sono professionisti, quindi ovviamente sto cercando aiuto dai professionisti che sono riuscito a contattare, devo dire prima di tutto che sono tutte persone disponibilissime, ma con qualcuno ho più confidenza che con altri, quindi ho chiesto a Paolo "vecchio maestro" Mori, fonte di ogni saggezza e autore di Vasco da Gama, Ur e Pocket battles, un "insegnamento segreto" ovvero un consiglio, un argomento, una tecnica, un metodo per inventare giochi. Ecco l'insegnamento segreto di Paolo: "fate più cose pratiche".
Paolo poi ci ha dato un altro insegnamento da esaminare e mettere in pratica per la prossima serata: "introdurre scelte significative ... fatevelo bastare"
Caspita, sembra un po' poco farsi bastare queste poche parole per una serata intera, ma probabilmente mettendoli insieme hanno davvero molto senso.

Sempre alla ricerca di consigli e materiali ho contattato Andrea Angiolino autore di Wings of war e di così tante altre cose ... !!, Angiolillo mi ha fornito un estratto dal libro Gioco e giochi che potrebbe essere utile nei nostri incontri e inoltre mi ha suggerito di guardare su Amazon alcuni libri. E curiosando su Amazon ho trovato "The Art of Game Design: A book of lenses", ho sbirciato le poche pagine del preview e ho trovato un consiglio che penso di non fare torto a nessuno riportandolo qui:
ditevelo da soli! "Io sono un game designer", ditelo e ripetetelo a voce alta.
Qualche volta io (l'autore del libro) me lo dico così
- Chi sei tu?
+ Io sono un inventore di giochi
- No, non lo sei!
+ Io sono un inventore di giochi
- Che tipo di inventore?
+ Io sono un inventore di giochi
- Vuoi dire soltanto che giochi
+ Io sono un inventore di giochi

E ancora nella prima pagina risponde alla domanda: "Come si diventa Game designer?" dicendo: "Inventa giochi. Inizia subito! don aspettare! Non finire di leggere questo! Inizia a inventare! Vai! Adesso!"
Quindi scusatemi, ho da fare propr

martedì 9 febbraio 2010

Report secondo incontro

La serata di ieri è stata molto densa!
Riuniti attorno ad un tavolo abbiamo studiato le basi minime necessarie del calcolo delle probabilità. Il bravissimo prof Luca ci ha illustrato l'argomento e ci ha proposto alcuni esempi, in particolare il paradosso delle tre carte e il problema di Monty Hall hanno avuto un bell'impatto sul nostro (comune) modo di ragionare.
Il calcolo delle probabilità è un tassello importante per gli inventori di giochi, non si può prescindere da questo. Ogni volta che introduciamo nel gioco un elemento dobbiamo sapere come questo si comporterà ... quanto meno statisticamente.
Confrontandomi con altri autori di giochi ho trovato che spesso succede che loro provano gli elementi che hanno inserito nei loro giochi direttamente nella fase di playtest ... noi ancora dobbiamo trovare la nostra strada.
Una lettura interessante sull'argomento, dal punto di vista di un altro aspirante inventore di giochi, è What Are The Odds?

Quindi siamo passati ad applicare quello che avevamo appena studiato ad un caso reale.
Marco sta preparando una tesi di grafica, ma è molto interessato a lavorare nell'ambiente dei giochi da tavolo e per la sua tesi sta preparando, con il poco aiuto che io posso offrirgli, una trasposizione dell'ambientazione di Drakon. Ne ho già parlato nel mio blog, anche se da quella versione ci siamo già discostati, adesso il gioco si chiama "Terra!" ... con buona pace di quelli che odiano le punteggiature nei nomi dei da tavolo.
Ieri ci siamo confrontati con le diverse concezioni riguardo ad un elemento nuovo che abbiamo inserito in Terra!. E' stato interessante.
Dal mio punto di vista la cosa che mi è piaciuta è stato notare come la forma di un elemento del gioco abbia suggerito un nuovo modo di utilizzare e di combinare delle tessere di design fichissime che ha fatto Marco. mentre dal punto di vista di Marco quelle tessere contengono un errore di design proprio perché consentono combinazioni non previste. Su questo abbiamo dibattuto parecchio.
Il problema di calcolo delle probabilità con cui ci siamo scornati è stato sul decidere quante tessere di ogni tipo inserire nel gioco e come consentire di combinarle.
Per dare quelle risposte è stata tentata la strada della teoria del calcolo delle probabilità che avevamo appena studiato, ma il problema si è mostrato più grande di quello che ci aspettavamo ... ci sono troppi casi possibili e forse le idee sono ancora poco chiare, quindi dopo un po' di tentativi, di ipotesi e di calcoli abbiamo tentato la via empirica. Abbiamo azzardato una distribuzione iniziale e abbiamo provato a usarlo.
Questo sistema ci ha dato subito delle evidenze, che poi Marco deciderà come utilizzare in Terra!.

Ultimo argomento (in tema) della serata è stato il brainstorm sull'idea di Daniele. Il nome (provvisorio) della creatura appena delineata ieri è "Rock your life". Daniele ha trovato una ambientazione davvero intrigante e (probabilmente) poco sfruttata. A mio avviso ha messo giù tanta roba che rischia di partorire uno di quei progetti senza fine, ma già ieri abbiamo notato che il gioco potrebbe essere modulare o semplicemente sviluppato a moduli, quindi vedremo.
Se le idee di ambientazione arano chiarissime, quelle sulle meccaniche non lo erano altrettanto ... ci sarà da lavorare, ma Daniele è un osso duro anche se preferisce mantenere un basso profilo!

Appuntamento a ... ecco, non abbiamo deciso il prossimo appuntamento, per adesso sappiamo solo che sarà la prossima settimana e che abbiamo parecchie cose da fare.

domenica 7 febbraio 2010

Secondo incontro

Appuntamento 8 febbraio alle 21:30 per il secondo incontro di aspiranti autori di giochi!!
Iscrivetevi commentando questo post oppure su facebook.
Cosa abbiamo intenzione di fare?
1 - playtest dei prototipi già pronti
2 - brainstorming sulle invenzioni che sono ancora allo stato di idea
3 - faremo il punto sulle invenzioni del "cimento delle figurine"
4 - lettura della prima/seconda parte del corso di design game design concepts
5 - lettura approfondita del regolamento di Coloni di Catan, con Mastro Colono Daniele
6 - lezione di calcolo delle probabilità ed esercizi vari col prof Luca

Di fatto non faremo TUTTE queste cose, lo so che sono troppe per tutta la serata, quelle che non arriveremo a fare le rimanderemo al prossimo incontro.
Vi aspetto!

Qui trovate il report del primo incontro

Abbiamo deciso il giorno dell'incontro di nuovo con doodle , ma questo sistema sta mostrando i suoi limiti. Anche se così siamo "elastici" e ci adattiamo agli impegni di tutti, di settimana in settimana. Questo sistema mostra le sue debolezze: con il giorno variabile non si riesce a stabilizzare la "classe" e questo non è un bene. Temo che lo abbandoneremo per fissare un giorno della settimana da dedicare al dietro le quinte.

mercoledì 3 febbraio 2010

Il cimento delle figurine

Nel cimento delle figurine si dovrà inventare un gioco da fare con le figurine.
Per evitare di presentare i giochi già conosciuti è utile consultare l'elenco di ben 15 giochi che la panini ha pubblicato in una delle sue brochure

download qui

In bocca al lupo a tutti
anche se non si vince nulla

Dietro le quinte - report primo incontro

Ieri dietro le quinte, nella nostra sede di via Ronchi 6 a Catania, ci siamo incontrati in 8 per inventare dei nuovi, fantastici giochi da tavolo!
Ok, ok, non è che ieri abbiamo di fatto inventato nulla, però abbiamo "gettato le basi".

L'incontro è andato benissimo, ve ne racconto un po': abbiamo iniziato dai playtest.
Enrico, veniva da Fiumefreddo accompagnato dalla fidanzata e da "Global War", ovvero una scatola di cartone (che in origine conteneva un portatile) piena zeppa di roba. Da questa scatola ha tirato fuori un tabellone componibile che rappresentava tutto il globo, poi ha tirato fuori delle scatolette colme di dadi, quindi ha estratto altre scatole con decine e decine, forse centinaia, di segnalini raffiguranti carri armati, aerei (fatti con la pasta), fanti, fabbriche e non so che altro, poi ha tirato fuori (da quel pozzo senza fondo) anche due mazzi di carte uno arancione e uno blu contenuti in pacchetti di sigarette degli stessi colori.
Insomma ci ha stupiti con una serie di materiali infinita, curata e gradevole. Purtroppo non aveva un regolamento, quindi ci ha raccontato le cose che avremmo trovato nel gioco e ci ha descritto un po' di meccaniche.
Global War è un giocone: combattimenti, commercio, risorse, produzione, diplomazia. Forse è troppo vasto e abbiamo esposto a Enrico il nostro dubbio, ma lui ci ha assicurato che è possibile renderlo modulare aggiungendo solo gli strati che interessa giocare. Il prossimo incontro proveremo effettivamente a giocare! Ti aspettiamo Enrico!
Quindi è stata la volta di "You are a Toad", il mio prototipo era completo di regolamento, quindi ho sottoposto i miei esimi colleghi ad un blind test. Ovvero mi sono messo da parte e ho lasciato che loro se la sbrigassero con regolamento, componenti e gioco vero e proprio. Il test è andato benissimo, esattamente come me lo aspettavo. Il gioco è semplice e si rivolge ad un pubblico giovane e/o spensierato, per fortuna questa cosa è stata colta dai miei playtester.
Hanno giocato una intera partita, in cui hanno riso e sono stati coinvolti direi piacevolmente. Il gioco per persone come loro non ha un grosso appeal e nemmeno una rigiocabilità adeguata. Ma ha ugualmente raggiunto lo scopo.
Ovviamente non sono mancati i suggerimenti e le critiche ... vedremo.
Esauriti i playtest abbiamo fatto il brainstorm sulle idee che potevamo sviluppare. Devo dire che erano "poche, ma ben confuse", ma a questo servono gli incontri che sto organizzando. S'è parlato di giochi sul calcio, di divinità, di giochi su Catania, mafia e posteggiatori abusivi ... i prossimi incontri dovremo cercare di concretizzare queste idee che ieri sono state solo accennate.
Io mi sono fatto un'idea su questi incontri: un gruppetto di ragazzi (ok, ok, non tutti giovanissimi) che si incontra per cazzeggiare parlando di giochi da tavolo e bighellonare attorno a pensieri tipo: "io farei", "io vorrei". E l'idea non mi è piaciuta. Ho pensato che servirebbe uno scopo. Un obiettivo.
Per riempire questa mancanza ho proposto di partecipare ad uno dei concorsi per giochi inediti: il premio Archimede, il Concours International de Créateurs de Jeux de Société e il gioco inedito di Lucca Comics & Games di cui il bando dovrebbe uscire a breve. Attenzione che l'obiettivo che ho proposto era quello di partecipare e non di vincere, ovviamente. Nonostante questo ho trovato la resistenza di qualcuno ... ma sono convinto che quando le idee cominceranno a ronzare in testa certe remore saranno superate, ma anche questo lo vedremo in futuro.
L'ultima idea che avevo per queste serate era di iniziare a riscaldare i cervelli per evitare il blocco da "pagina bianca". Quindi ho proposto un cimento. Dicesi "Cimento" l'attività di inventare un gioco partendo da un tema/un materiale/una meccanica comune.
In verità ho proposto delle alternative ed è stata scelta una di queste. Le alternative erano inventare un gioco da fare con le figurine oppure inventare una espansione per Carcassonne, o per Ticket to Ride, o per Cartagena. E' stato scelto di affrontare le figurine: materiali semplici, ben conosciuti e abbastanza circoscritti. Vedremo nelle prossime settimane cosa salterà fuori.
Da Daniele è stata invece rilanciata un'attività che pensavo non avesse riscosso interesse, evidentemente mi sbagliavo. Così la prossima settimana leggeremo in maniera approfondita il regolamento di "Coloni di Catan" nel tentativo di individuare le caratteristiche positive e le eventuali pecche del regolamento stesso.
Infine ho chiuso la serata con Marco lavorando ancora sulla nuova ambientazione di Drakon, di cui vi ho parlato qualche tempo fa. Devo dire che verrà fuori un bel lavoro, anche se non mi ha concesso di modificare quasi nulla del gioco originale ... ma forse è un bene.

Unico rammarico è che purtroppo non ho nemmeno una fotografia ... mi spiace!

Per decidere quando tenere il prossimo appuntamento apro già adesso una pagina doodle apposta e la comunicherò agli interessati, appena avremo definito la data in cui sarà possibile incontrarci aggiornerò questo post, ma consideratevi invitati!