Ieri dietro le quinte, nella nostra sede di via Ronchi 6 a Catania, ci siamo incontrati in 8 per inventare dei nuovi, fantastici giochi da tavolo!
Ok, ok, non è che ieri abbiamo di fatto inventato nulla, però abbiamo "gettato le basi".
L'incontro è andato benissimo, ve ne racconto un po': abbiamo iniziato dai playtest.
Enrico, veniva da Fiumefreddo accompagnato dalla fidanzata e da "Global War", ovvero una scatola di cartone (che in origine conteneva un portatile) piena zeppa di roba. Da questa scatola ha tirato fuori un tabellone componibile che rappresentava tutto il globo, poi ha tirato fuori delle scatolette colme di dadi, quindi ha estratto altre scatole con decine e decine, forse centinaia, di segnalini raffiguranti carri armati, aerei (fatti con la pasta), fanti, fabbriche e non so che altro, poi ha tirato fuori (da quel pozzo senza fondo) anche due mazzi di carte uno arancione e uno blu contenuti in pacchetti di sigarette degli stessi colori.
Insomma ci ha stupiti con una serie di materiali infinita, curata e gradevole. Purtroppo non aveva un regolamento, quindi ci ha raccontato le cose che avremmo trovato nel gioco e ci ha descritto un po' di meccaniche.
Global War è un giocone: combattimenti, commercio, risorse, produzione, diplomazia. Forse è troppo vasto e abbiamo esposto a Enrico il nostro dubbio, ma lui ci ha assicurato che è possibile renderlo modulare aggiungendo solo gli strati che interessa giocare. Il prossimo incontro proveremo effettivamente a giocare! Ti aspettiamo Enrico!
Quindi è stata la volta di "You are a Toad", il mio prototipo era completo di regolamento, quindi ho sottoposto i miei esimi colleghi ad un blind test. Ovvero mi sono messo da parte e ho lasciato che loro se la sbrigassero con regolamento, componenti e gioco vero e proprio. Il test è andato benissimo, esattamente come me lo aspettavo. Il gioco è semplice e si rivolge ad un pubblico giovane e/o spensierato, per fortuna questa cosa è stata colta dai miei playtester.
Hanno giocato una intera partita, in cui hanno riso e sono stati coinvolti direi piacevolmente. Il gioco per persone come loro non ha un grosso appeal e nemmeno una rigiocabilità adeguata. Ma ha ugualmente raggiunto lo scopo.
Ovviamente non sono mancati i suggerimenti e le critiche ... vedremo.
Esauriti i playtest abbiamo fatto il brainstorm sulle idee che potevamo sviluppare. Devo dire che erano "poche, ma ben confuse", ma a questo servono gli incontri che sto organizzando. S'è parlato di giochi sul calcio, di divinità, di giochi su Catania, mafia e posteggiatori abusivi ... i prossimi incontri dovremo cercare di concretizzare queste idee che ieri sono state solo accennate.
Io mi sono fatto un'idea su questi incontri: un gruppetto di ragazzi (ok, ok, non tutti giovanissimi) che si incontra per cazzeggiare parlando di giochi da tavolo e bighellonare attorno a pensieri tipo: "io farei", "io vorrei". E l'idea non mi è piaciuta. Ho pensato che servirebbe uno scopo. Un obiettivo.
Per riempire questa mancanza ho proposto di partecipare ad uno dei concorsi per giochi inediti: il premio Archimede, il Concours International de Créateurs de Jeux de Société e il gioco inedito di Lucca Comics & Games di cui il bando dovrebbe uscire a breve. Attenzione che l'obiettivo che ho proposto era quello di partecipare e non di vincere, ovviamente. Nonostante questo ho trovato la resistenza di qualcuno ... ma sono convinto che quando le idee cominceranno a ronzare in testa certe remore saranno superate, ma anche questo lo vedremo in futuro.
L'ultima idea che avevo per queste serate era di iniziare a riscaldare i cervelli per evitare il blocco da "pagina bianca". Quindi ho proposto un cimento. Dicesi "Cimento" l'attività di inventare un gioco partendo da un tema/un materiale/una meccanica comune.
In verità ho proposto delle alternative ed è stata scelta una di queste. Le alternative erano inventare un gioco da fare con le figurine oppure inventare una espansione per Carcassonne, o per Ticket to Ride, o per Cartagena. E' stato scelto di affrontare le figurine: materiali semplici, ben conosciuti e abbastanza circoscritti. Vedremo nelle prossime settimane cosa salterà fuori.
Da Daniele è stata invece rilanciata un'attività che pensavo non avesse riscosso interesse, evidentemente mi sbagliavo. Così la prossima settimana leggeremo in maniera approfondita il regolamento di "Coloni di Catan" nel tentativo di individuare le caratteristiche positive e le eventuali pecche del regolamento stesso.
Infine ho chiuso la serata con Marco lavorando ancora sulla nuova ambientazione di Drakon, di cui vi ho parlato qualche tempo fa. Devo dire che verrà fuori un bel lavoro, anche se non mi ha concesso di modificare quasi nulla del gioco originale ... ma forse è un bene.
Unico rammarico è che purtroppo non ho nemmeno una fotografia ... mi spiace!
Per decidere quando tenere il prossimo appuntamento apro già adesso una pagina doodle apposta e la comunicherò agli interessati, appena avremo definito la data in cui sarà possibile incontrarci aggiornerò questo post, ma consideratevi invitati!
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